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EVENTI IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

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 EVENTI SPECIALI
INCONTRI CON GLI AUTORI
ANTEPRIME
 
Dal 21 al 27/9 Cinema Conca Verde
STRANGE WAY OF LIFE di Pedro Almodóvar (cortometraggio di 30 minuti in lingua inglese con sott in italiano)
Presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2023. Un esaltante western queer con Ethan Hawke e Pedro Pascal.
 
Ingresso solo per la visione del cortometraggio 4€.
ridotto 3€ se abbinato all’acquisto di un biglietto di altro film programmato lo stesso giorno (che pure sarà a ingresso ridotto)
 
STRANGE WAY OF LIFE  presso Cinema Conca Verde
Giovedì 21 sett     20.15             sala 1
Venerdì 22 sett     20.15 - 22.50 sala 1
Sabato 23 sett      20.15 - 22.50 sala 1
Domenica 24 sett 15.00 - 20.15  sala 1
Lunedì 25 sett      20.00              sala 1
Martedì 26 sett     20.00              sala 2
Mercoledì 27 sett  20.00             sala 2
 
Il cortometraggio, girato nel deserto di Tabernas, in Almería, racconta di due uomini che si ritrovano dopo venticinque anni. Il ranchero Silva (Pedro Pascal) attraversa il deserto a cavallo per andare a trovare il suo vecchio amico Jake (Ethan Hawke), lo sceriffo di Bitter Creek. Ne seguirà una serata di confidenze, ricordi e riconciliazioni. Tuttavia il giorno seguente, la rivelazione che entrambi hanno un legame con un crimine accaduto nella zona, suggerisce che il loro incontro è qualcosa di più che un semplice viaggio nella memoria. 
 
"Pedro Pascal e Ethan Hawke fanno faville nel western queer di Almodóvar" The Guardian
"Un regalo prezioso da uno dei grandi indiscussi" The Hollywood Reporter
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Mercoledì 27/9 ore 20.45 Cinema Conca Verde
Proiezione del mediometraggio e incontro
ERO ALICE
Intorno ai legami tra eros, cultura e cura
Mediometraggio di Valentina Grigò, prodotto da Fondazione Emilia Bosis.
 
Ingresso unico 5,00 prevendite disponibili
Ore 20.45 proiezione, ore 21.30 incontro/dibattito
 
ERO ALICE è un mediometraggio realizzato durante la pandemia, alla cui scrittura hanno contribuito gli ospiti e gli operatori delle comunità e dei centri diurni della Fondazione Emilia Bosis. ERO ALICE indaga in maniera onirica e talvolta simbolica le conseguenze mentali del bisogno di contatto fisico nell’epoca delle restrizioni sanitarie. "Ero Alice" è  liberamente ispirato dalle suggestioni del romanzo “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll (1865), a cui ha fatto seguito “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” (1871), i cui protagonisti qui vengono interpretati come archetipi e sfaccettature dello stesso personaggio, sfruttando la maschera per sviluppare alcune caratteristiche del sé, in risonanza con il sé degli altri, anche in chiave sensuale.
 
Dopo la proiezione, incontro coordinato dagli organizzatori principali della serata:
Jonas Bergamo e Fondazione Emila Bosis.
Jonas è stata fondata nel 2003 da Massimo Recalcati. Nei centri Jonas vengono offerti consulti psicologici e percorsi di psicoterapia, individuale o di gruppo, a orientamento psicoanalitico per la cura delle forme del disagio psichico contemporaneo, proponendo uno spazio d’ascolto che assegna valore centrale alla parola del soggetto che soffre.
Per info sulla sede di Jonas Bergamo www.jonasitalia.it/jonas-bergamo/
 
Fondazione Bosis, con sede a Bergamo, dal 1998 si occupa della cura delle persone che soffrono di disturbi mentali, attraverso metodologie mirate di intervento terapeutico e socio–riabilitativo.
Per info sulla sede di Fondazione Bosis https://www.fondazionebosis.it/
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Solo venerdì 29/9 ore 21.00 Cinema Conca Verde
Proiezione e incontro con il regista Gianluca Matarrese
L’EXPERIENCE ZOLA di Gianluca Matarrese
 
Un originale e coinvolgente racconto con al centro il mondo del teatro, della recitazione, della ricerca della propria identità, attraverso la storia di due attori e l’intreccio con i personaggi di Emile Zola da loro portati in scena, che si intrecciano con la loro vita reale.
 
Evento Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia - Giornate degli Autori.
Anne è una regista teatrale. Si è separata dal marito e sta cambiando casa. Conosce Ben, suo vicino di casa, attore senza scritture. Quando Anne decide di mettere in scena L’assommoir di Zola, è a lui che propone il ruolo di Coupeau, riservandosi quello di Gervaise. Man mano che la storia si sviluppa, il confine tra la vita reale e la rappresentazione teatrale si riduce sempre di più. Tra letture e prove, tra ricerca e studio, la realtà sfuma nella finzione e i due sembrano ripercorrere esattamente tutti i passaggi della storia di Coupeau e Gervaise.
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Carcere e cinema - Venerdì 6/10 ore 21.00 Cinema Conca Verde
Proiezione e incontro con il regista Antonio Tibaldi
GORGONA di Antonio Tibaldi, Doc, Italia, USA, 2022, 90’
La vita dentro un carcere unico al mondo, in mezzo al mare, dove gli uomini attraverso il lavoro cercano il proprio riscatto.
 
Un film che rappresenta un viaggio unico al mondo che parte dal fondo del mare per poi risalire verso la natura del paesaggio e dell’animo umano.
La vita comincia prestissimo, la mattina, sull’isola di Gorgona, un remoto lenzuolo di terra a 19 miglia marittime da Livorno. Le stalle vengono riaperte, i trattori si mettono in movimento, le attività di tutti i giorni riprendono, tra i campi, la mungitura, la manutenzione dei fabbricati. In panetteria si stanno già sfornando i panini e le focacce che riforniscono lo spaccio, mentre un gregge di pecore costeggia i filari delle vigne per arrivare al pascolo...
Questi uomini affaccendati tra la macchia mediterranea e le stalle sono i detenuti della Casa di Reclusione di Gorgona, ultima colonia penale agricola ancora attiva in Europa. Un istituto che occupa l’intera isola, abitata esclusivamente da carcerati e da personale carcerario, con la sola eccezione di Luisa Citti, discendente di una delle famiglie che popolarono l’isola nell’Ottocento e unica residente rimasta oggi a Gorgona.
 
Antonio Tibaldi è un regista italo-australiano, residente a New York. Realizza per UNTV (Televisione delle Nazioni Unite) documentari tematici ambientati in Sud America, Centro
America, Africa e Asia. Tra i suoi documentari Godka Cirka (2014) vincitore di oltre trenta premi internazionali, La poltrona del padre (2015) presentato in concorso a IDFA, DocAviv, Dokufest e DOCNYC.
 
NOTE DI REGIA “Da ragazzino mi trovavo su una piccola barca a vela durante una libecciata, la pala del timone si ruppe a poche miglia da Gorgona.
Via radio chiedemmo l’autorizzazione di accedere al porticciolo. Eravamo l'unica barca nel porticciolo, trattandosi di un'isola carcere il cui accesso è severamente vietato. Seduto nel pozzetto della barca guardavo i campi della valle antistante con questi puntini -- i detenuti 'liberi' dell'isola -- che con tanto di forche e pale, lavoravano la terra.
Quella notte non riuscii a dormire. Temevo che uno di questi uomini potesse salire a bordo della nostra barchetta e ucciderci tutti. Mi era rimasto quel vivido ricordo di paura e 'timore del detenuto'.
L’idea di tornare su quell’isola per girare un documentario rappresentava per me un modo di confrontare e contraddire quella paura.
Al termine del primo sopralluogo nel 2017, ho scoperto che su quest’isola remota esiste un ‘mondo parallelo’ unico e sorprendente. Non essendoci negozi, né ristoranti, né cellulari, né macchine, né motorini, è come se il tempo si fosse fermato e non avesse contaminato l’isola.
Il mio lavoro è stato quello di osservare con la telecamera, con pazienza e perseveranza, il comportamento umano che avveniva di fronte a me. Osservare innanzitutto il lavoro di questi uomini, che in questo contesto carcerario, assume un’importanza monumentale.”