TICKET TO PALESTINE
e
NAZRA FILM FESTIVAL
Il cinema come spazio di conoscenza della cultura palestinese e strumento di dialogo
Ticket To Palestine è l’iniziativa che da oltre 10 anni a Bergamo, presso Cinema Conca Verde, pone attenzione e dà voce alla situazione del popolo Palestinese.
Attraverso il linguaggio del cinema e non solo, vengono presentate storie e racconti dai territori occupati, proponendo anche l’incontro con autori e artisti.
La proposta è organizzata dal gruppo Longuelo Terra santa e da Cinema Conca Verde insieme ad altre associazioni del territorio.
L’iniziativa è continuata anche negli ultimi anni in cui la situazione ha raggiunto livelli inimmaginabili.
L’edizione di quest’anno, che si svolgerà dal 22 ottobre per 4 mercoledì sera, si caratterizza per l’affiancamento e il maggiore spazio dato al Nazra film Festival, già presente nelle passate edizioni.
Nazra Palestine Short Film Festival è un progetto di cinema itinerante da e sulla Palestina. Nazra in arabo significa “sguardo”, l’occhio è il suo logo e il cinema è il suo mezzo. Lo scopo del Festival è proprio quello di allargare lo sguardo di quanti conoscono la questione palestinese.
L’obiettivo è quello di essere strumento di resistenza culturale, diffondere e sostenere il cinema e la cultura Palestinese.
4 serate con cortometraggi, film e incontri con gli autori
Mercoledì 22 ottobre
Ore 20.45 incontro con il regista e sceneggiatore Mohammed Almughanni.
A seguire le proiezioni di alcuni cortometraggi vincitori e finalisti del Nazra Palestine Short Film Festival
AN ORANGE FROM JAFFA di Mohammed Almughanni, Durata: 27’
Mohammed, un giovane palestinese, cerca disperatamente un taxi che gli faccia attraversare un checkpoint per incontrare sua madre, che lo sta aspettando sul lato israeliano. L’autista, Farouk, che è di fretta per effettuare una corsa molto importante, scopre che Mohammed ha già fallito nel tentativo di attraversare il checkpoint. Da qui iniziano i problemi.
Nato a Gaza nel 1994, Mohammed Almughanni è un regista e sceneggiatore laureato in regia cinematografica presso la Scuola di Cinema di Łódź in Polonia. I suoi film, incentrati sulla giustizia razziale e sulla realtà socio-politica in situazioni di conflitto, sono stati premiati in festival come Ji.hlava (2020), IDFA (2023) e Clermont-Ferrand (2024). Almughanni sensibilizza sulle questioni collaterali affrontate da civili innocenti in guerra, tra cui l’identità nazionale e la situazione dei bambini non registrati.
SIRI MIRI di Luay Awwad durata 5’40’’
Miglior Cortometraggio: Palestine Cinema Days, Sunbird 2021 | Festival Ciné-Palestine di Parigi. Candidato: Boston Palestine Film Festival | Festival del cinema mediterraneo di Montpellier, 2022.
Feroce satira sull’impatto dell’occupazione nella vita quotidiana: due ragazzi annoiati ricorrono all’aiuto di Siri per organizzare una serata divertente….ma nella Cisgiordania occupata l’intelligenza artificiale si dimostra inutile o beffarda.
Luay Awwad è un regista palestinese laureato all’Università Dar Al Kalima.
A DAY IN THE TENT di Haneen Koraz, durata 3’55”
Corto d’animazione frutto di un progetto di workshop per bambini rifugiati a Gaza. Spaccato di vita quotidiana in una tenda per sfollati nel centro di Gaza. Nonostante le molte difficoltà e la sofferenza percepibile, il film ritrae questi momenti con umorismo, evidenziando le lotte che le persone affrontano in circostanze così difficili.
Haneen Koraz è una regista di film d’animazione specializzata in stop motion che attualmente vive nella Striscia di Gaza, dove organizza workshop di animazione per bambini.
MAWTINI (MY HOMELAND) di Fateema Al-Hamaydeh Miller, durata 18’
In lutto per la perdita della nonna, Nawal si concentra sul mantenere in vita un alberello di fico, il suo ultimo legame con la Palestina. Quando incontra Tanya, un’anziana indigena nel suo nuovo condominio, scopre cosa significhino davvero la resilienza e il legame con la terra sotto il colonialismo e il capitalismo.
Fateema Al-Hamaydeh Miller è una regista palestino-canadese che esplora le identità frammentate di voci marginalizzate.
KHALED AND NEMA di Sohail Dahdal durata 17'
Khaled, un bimbo beduino di 10 anni e la sua fedele capretta Nema sono pronti ad imbarcarsi in una missione impossibile: far tornare la memoria a Abu Mariam che ha l’Alzheimer, ma anche il potere di salvare il loro villaggio dalla demolizione dell’esercito israeliano.
Sohail Dahdal è un regista e sceneggiatore palestinese, con un profondo interesse nel creare storie non convenzionali che fondono narrazione di fantasia e filmati di repertorio. Dahdal è a capo del dipartimento Media dell’American University of Sharjah.
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Mercoledì 29 ottobre
Ore 19.00 ASSAGGI DI PALESTINA degustazione di specialità della cucina palestinese a cura dei volontari della Festa della comunità.
Offerta libera. Il ricavato verrà devoluto a Emergency - emergenza Gaza.
Ore 20.45 proiezioni di alcuni cortometraggi vincitori e finalisti del Nazra Palestine Short Film Festival
VIBRATIONS FROM GAZA di Rehab Nazzal durata 16’
68° BFI London Film Festival | Premio Iris, Gala Québec Cinéma | Premio del pubblico La Gazette e premio del pubblico Giovane Ville de Montpellier, Festival Internazionale del Cinema di Montpellier Cinémed, 2024.
Un documentario sulle esperienze dei bambini sordi di Gaza. Nati e cresciuti sotto assedio, Amani, Musa, Israa e altri, forniscono vividi racconti dei bombardamenti e della presenza costante di droni nel loro cielo, degli attacchi missilistici sentiti attraverso le vibrazioni nell’aria, del tremore del terreno e della risonanza degli edifici che crollano. Il film si interroga sull’origine della loro perdita di udito.
Rehab Nazzal è un’artista multimediale, insegna a Betlemme dove si occupa degli effetti della violenza coloniale sui corpi, sulle menti e sulla terra palestinese.
AL MARAM di Huda Lulu, durata 5’16”
Miglior documentario al ConnectHER Film Festival 2025
Al Maram è un ritratto di Maram Humaid, giornalista palestinese sfollata a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, come già era capitato ai suoi antenati durante la Nakba. Maram continua a fare la giornalista per raccontare la realtà del genocidio al mondo.
Huda Lulu è una giovanissima regista gazawi, che ha lavorato anche come voce fuori campo e presentatrice televisiva.
THE FLOWERS STAND SILENTLY, WITNESSING di Theo Panagopoulos durata 17'
Sundance Film Festival | Salem Film Fest | Go Short International Short Film Festival | Crossing The Screen, 2025.International Documentary Film Festival Amsterdam, 2024. Candidato: BAFTA Awards 2025 | Slamdance Film Festival | Glasgow Short Film Festival.
Durante il mandato britannico, un missionario scozzese filma la flora selvatica in Palestina. Quando il regista scopre l’archivio ormai dimenticato, decide di riappropriarsene. Questo delicato film ridiscute il ruolo della produzione di immagini come strumento di testimonianza ma anche di violenza, in particolare in rapporto al legame tra persone e terra.
Theo Panagopoulos è un regista greco-libanopalestinese con un PHD su memoria collettiva
e archivi. Il suo lavoro esplora inoltre i temi dello sradicamento, dell’identità frammentata e del linguaggio.
EMPTINESS di Hosam Abu Dan, durata 9’26”
“Emptiness” racconta la storia di Bilal e il suo viaggio verso casa, durante il quale incontra persone che riflettono la sua stessa sofferenza a causa della guerra e la devastazione che li circonda.
Hossam Hamdi Abu Dan è un regista gazawi che ha iniziato la sua carriera come attore teatrale, per poi dedicarsi al montaggio e alla regia televisiva e di documentari. Ha diretto più di 50 documentari, collaborando con canali e istituzioni internazionali, tra cui Al Jazeera, TRT, BBC e il canale satellitare UNRWA.
ADAS FALASTEEN di Hamdi Elhusseini, durata 7’58”
Candidato: Documentary Island 2025 | Premio Documentario Al-Jazeera 2025.
Adas Falastin è un documentario incentrato sulla persona di Khalil Al Naja che trasforma la passione per la cucina in uno scudo protettivo contro la carestia, creando una cucina comunitaria per sfamare i gazawi, preservando lo spirito di resilienza e speranza all’interno della sua comunità.
Hamdi Elhusseini è un regista gazawi laureato in Scienze naturali che ha collaborato con associazioni come CARE International e Eilmy sulla distribuzione di cibo e aiuti umanitari in contesti di emergenza.
THE DEER’S TOOTH di Saif Hammash, durata 16’
Candidato: Cinéfondation, Festival del Cinema di Cannes, 2024. Menzione Speciale: Festival Internazionale del Cortometraggio Amity - Dostluk Film Festival, 2024.
Un ragazzo ha promesso al fratellino di gettare il suo dente da latte nel mare…ma nella Cisgiordania occupata niente è semplice.
Saif Hammash è un regista palestinese nato nel campo profughi di Dheisha a Betlemme. Ha lavorato a diversi film come sceneggiatore e assistente alla regia, e ha inoltre contribuito alla realizzazione della terza edizione del Palestinian Refugees Film Festival 2022.
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5 novembre ore 20.45
Video di presentazione della regista Dorra Zarrouk
THE LIFE THAT REMAINS di Dorra Zarrouk Egitto/Arabia Saudita, 2024, 79 minuti
Una famiglia palestinese, sradicata da Gaza dopo la guerra del 7 ottobre 2023 e fuggita in Egitto, affronta la perdita, il lutto e la nostalgia, sognando di tornare in una patria ormai distrutta. Attraverso emozionanti testimonianze e immagini sia del loro esilio che della vita a Gaza prima e durante la guerra, il film immortala la loro esperienza.
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12 novembre ore 20.45
TUTTO QUELLO CHE RESTA DI TE
di Cherien Dabis, con Saleh Bakri, Cherien Dabis, Cipro, Germania, Grecia, Giordania, 2025, durata 145 minuti.
Tre generazioni palestinesi, tra esilio e resistenza: una storia che svela il volto nascosto dell'oppressione. Un ritratto di famiglia che esamina il rapporto tra nonno, padre e figlio e l'eredità del trauma tramandato a ciascuno di loro.
1988 Prima Intifada. Noor, un adolescente viene colpito da un proiettile sparato dagli israeliani. La madre, ormai anziana, si rivolge ad un interlocutore, di cui scopriremo l'identità solo molto più avanti, sentendo la necessità di raccontargli quanto accaduto alla famiglia nel passato. Si passa a Jaffa nel 1948 quando il nonno di Noor, Sharif, viene arrestato perché attaccato alla propria terra dopo che gli inglesi hanno lasciato la regione. E poi si arriva al 1978, al campo dei rifugiati in Cisgiordania. Qui Salim, figlio di Sharif, viene umiliato da un soldato israeliano dinanzi al figlio Noor, del quale poi seguiremo le vicende che coinvolgeranno i genitori.
Cherien Dabis dirige e interpreta un film che invita tutti a interrogarsi su quanto accade oggi.
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Presso Cinema Conca Verde, Via mattioli 65 Bergamo
proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano
ingresso 6,00 - 5,50 over 65v e under 26)
Sono disponibili carnet da 3, 6,9 ingressi scontati , validi un anno, tutte le sere , in tutte le sale anche per due persone.
www.sas.bg.it